Il frutto della giuggiola ha un gusto dolce e leggermente acidulo, che ben si abbina a vari tipi di dessert e specialmente al cioccolato. Alcuni preferiscono raccogliere e mangiare le giuggiole prima che arrivino a completa maturazione, quando le bacche sono ancora verdognole o non completamente rosse. Una volta che il frutto diventa completamente maturo, la buccia comincia a diventare rugosa e la polpa da croccante tende ad essere più farinosa e dolce.
Le giuggiole possono essere consumate sia crude che cotte; purtroppo, a causa del veloce deperimento, le varietà per il consumo fresco non sono molto comuni sul mercato e non è facile trovare dove poterle acquistare.
I frutti delle giuggiole si prestano molto bene all’essiccazione o ad essere candite; è possibile trasformarle in confetture oppure ottenere sciroppi per dolcificare tè e infusi. Snocciolate e conservate sotto spirito si prestano per vari abbinamenti originali in cucina, ad esempio con formaggi stagionati o piatti di carne. È inoltre possibile utilizzare giuggiole fresche al posto delle mele nelle ricette di alcuni dolci come crostate o strudel, oppure sostituire l’uvetta con le giuggiole essiccate nei biscotti secchi e altri prodotti da forno.
Il liquore ottenuto con le giuggiole è invece abbinabile con il gelato. Il brodo di giuggiole si presta come ingrediente in pasticceria per tantissime ricette, oltre che al bar per insoliti cocktail.